Spotlight: Alta Roma, Gianni Molaro e Mireille Dagher
Africa e divinità per Gianni Molaro, che si fa perdonare 40 minuti di ritardo sulla tabella di marcia con una vera e propria Art Couture, dove l’ispirazione tribale del magico continente diventa abito, colore e provocazione. Geometrie nella struttura di giacche o nei disegni, plexiglass a decorare, trasparenze e colori, soprattutto oro, rosso e giallo. Decorazioni come seni allungati, acconciature che ricordano i bracciali gioiello delle donne africane. Forse un volere stupire a tutti i costi che, data la creatività brillante del giovane stilista, non è poi così necessario.
Il mare e tutte le sue magie sono lo spunto creativo di Mireille Dagher, stilista libanese che riporta sulla passerella romana la sua visione di Alta Moda. Donne che assomigliano a sirene grazie ad abiti fascianti e sensuali, donne che sanno di spuma e onde grazie a tessuti fluttuanti, sete e pizzi morbidissimi che danzano intorno al corpo. Una dedica alle creature marine, agli abissi, alle profondità di un mondo che racchiude segreti e sogni che la stilista evoca e riproduce grazie alle stoffe ricamate con perle e ai dettagli di madreperla e grazie ai colori rubati alla sabbia e all’acqua.
Ph Courtesy Franco Olivetti
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